Corneliu Zelea Codreanu, leader rumeno nazionalista, 1899-1938, antisemita, capo di molti movimenti violenti. Il ritratto di quel signore, noto ideologo della destra estrema, campeggia dietro le spalle della neoletta Chiara Colosimo. La giovane amministratrice e vice-capogruppo si è subito difesa sostenendo un sostanziale antifascismo (!). Ovviamente la cosa è molto credibile, se proviene da una persona che ha militato tra le formazioni della nuova destra estrema italiana, da una persona intervistata nella “ex” sede del MSI a Roma. La ragazza si è difesa, imputando la casualità del ritratto del Codreanu ad una sua sbadata svista personale. La presenza dell’effige di quel personaggio ha fatto giustamente preoccupare il Capo della comunità ebraica di Roma, anche in vista del crescente successo in Ungheria, Romania e Grecia di movimenti ispirati al suo “pensiero”. Questo Codreanu, soprattutto per quanto riguarda la sfera della religione, sarebbe il trait d’union tra le destre sempre più organizzate dell’Europa orientale e la destra estrema italiana, ragion per cui bisogna tenere d’occhio attentamente ogni suo revaival (sarebbe interessante studiare il cristianesimo violento e preconciliare di quel personaggio). Nella fotografia il leader romeno appare dipinto assieme al simbolo della guardia di ferro e ad una scritta a tratti intellegibile, il cui significato è, sotto sotto, “boia chi molla”. Fidandosi sulla “buona fede” dell’ex cubista, ex militante di Azione giovani si può anche credere che la ragazza, “laureanda in scienze politiche”, fosse all’oscuro del personaggio, ma tutto il contorno rimane… Rimane una destra violenta sempre meno controllata e sempre più forte, soprattutto in contesti di chiaro disagio socio-economico.
Questo un ulteriore scandalo che colpisce l’amministrazione della Regione Lazio, una nota a margine di una situazione sempre più paradossale e assurda.
Ritratti e sbadataggini
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